Video dell’evento d’informazione

Le organizzazioni partner hanno presentato il Progetto territoriale Svizzera aggiornato.

Erano presenti Ulrich Seewer, vicedirettore dell'Ufficio federale per lo sviluppo territoriale ARE, Thomas Minger, vicesegretario generale della KdK, Martin Flügel, direttore dell'Associazione delle città e Claudia Kratochvil-Hametner, direttrice dell'Associazione dei comuni.

A causa di un problema tecnico, la traduzione simultanea è inaudibile in italiano dai minuti 17:40 a 20:07. Di seguito trovate la trascrizione:

Qui ci sono tre mappe tre mappe che illustrano queste strategie. Le carte sono nuove però contengono anche tanti elementi già conosciuti prima. La Svizzera, anziché essere governata da un unico grande centro, ha molti centri con significati diversi e se la Svizzera deve funzionare allo stesso modo, è necessaria la cooperazione. Gli spazi d'azione giocano un ruolo importante in questo. Rimangono fondamentalmente gli stessi. Non abbiamo disegnato spazi d'azione aggiuntivi o diversi. Da notare che non formiamo diverse categorie di spazi d'azione, cioè nessuna regione metropolitana, per esempio, o nessuno spazio d'azione alpino. Partiamo dal presupposto che tutti questi spazi hanno i loro punti di forza e le loro caratteristiche su cui si basa lo sviluppo e che non si tratta di una più di una categorizzazione gerarchica come a volte si è visto nell'ultimo Progetto territoriale. Si era persino parlato di "leghe". Credo che vogliamo lasciarci alle spalle questo concetto. Vogliamo che questi spazi d'azione stiano fianco a fianco, su un piano di parità. Le mappe mostrano anche i centri e gli agglomerati urbani, i centri rurali e i centri delle grandi regioni turistiche alpine. Ciò che è importante è anche il collegamento in rete tra questi centri e tra gli spazi d'azione. Per ciò che concerne gli indicatori d'azione. Il punto centrale è che la cooperazione all'interno degli spazi d'azione è enfatizzata su vari temi, ma anche al di là di questi, con l'obiettivo, da parte degli organizzatori partner, di rafforzare lo sviluppo territoriale e pensare oltre ai confini del nostro Paese. È importante riflettere al di fuori delle frontiere, rafforzare la collaborazione, per esempio nelle questioni legate al traffico delle grandi agglomerazioni, come già succede a Ginevra o Basilea. Veniamo alla seconda strategia, dove si parla dei fondamenti naturali della vita, della qualità della campagna, dove vengono prodotti i nostri genere alimentari. Qui vedete…